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Vini da dessert: 5 bottiglie da provare

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Vini da non sottovalutare

Diciamoci la verità: quanti vini da dessert ci sono nella nostra cantina? Sicuramente meno di altri, di rossi importanti, prosecchi, o bianchi leggeri. I vini dolci sono spesso sottovalutati, ma rappresentano l’abbinamento perfetto con i dessert, per cui vi segnalo alcuni vini che vale assolutamente la pena avere a casa o, perché no, portare a cena dagli amici per una degna conclusione del pasto.

Moscato d’Asti

Sicuramente il primo nome che viene in mente quando si pensa ai vini dolci. E in effetti, è perfetto con le crostate, dolci lievitati e a base di pan di spagna, dolci e biscotti con le mandorle, come i cantucci, e le macedonie di frutta. Ovviamente non manca l’abbinamento con i classici natalizi, pandoro e panettone. Frizzantino, delicato e a bassa gradazione alcolica (5, massimo 6 gradi), è un vino aromatico apprezzato da tutti.

Viene prodotto in Piemonte, tra le province di Asti, Alessandria e Cuneo, da uve 100% Moscato Bianco.

Moscato d'Asti
Moscato d’Asti DOCG “Casa di Bianca”, Gianni Doglia

Passito di Pantelleria

Buonissimo con il cioccolato e la pasticceria secca, è sempre più apprezzato anche come vino da meditazione.

Non possiamo non citare il Ben Ryé 2017 Donnafugata, che ha vinto pochi mesi fa il premio come “Miglior vino” nella sua categoria (Annuario dei Migliori Vini Italiani di Luca Maroni, tra i più autorevoli critici enologi italiani). Viene prodotto tra le rocce laviche di Pantelleria da uve zibibbo, con viti ad alberello che sono state persino riconosciute come patrimonio Unesco.

Passito Pantelleria
Ben Ryé 2017, Donnafugata

Recioto della Valpolicella

Ci spostiamo in Veneto con questo vino perfetto da fine pasto, morbido e complesso, che possiamo abbinare a dolci speziati e alla classica pasticceria secca (o alla Sbrisolona, tipico dolce veneto). Da disciplinare, il processo di produzione prevede una parziale passitura iniziale del grappolo, selezionato precedentemente. Si può utilizzare solo la parte superiore di ogni grappolo, che ha ricevuto più luce e ha quindi una maggiore quantità di zuccheri.

Recioto
Recioto della Valpolicella “Moronalto” DOC Manara

Muffato

Anche l’Umbria offre ottimi vini da dessert. La prima proposta è l’Umbria Bianco IGT “Muffato della Sala”: è prodotto con uve botritizzate che vengono raccolte – solo in determinate annate – all’inizio del mese di novembre, il mese perfetto perché la nebbiolina mattutina aiuta lo sviluppo sui grappoli della “muffa nobile” (Botrytis Cinerea) che ne riduce il contenuto d’acqua, concentrandone gli zuccheri e donando al vino i suoi aromi caratteristici. Viene lasciato maturare in barrique per sei mesi e poi è pronto per essere degustato con cioccolato fondente, marmellate e crostate.

Muffato della Sala
Umbria Bianco IGT “Muffato della Sala”, Castello della Sala

Sagrantino Passito

Dal Sagrantino, uno dei vitigni principi dell’Umbria, si ottiene anche un buon passito, ottimo in abbinamento con dolci secchi o con il cioccolato, ma è da provare anche a fine pasto con formaggi stagionati e il gorgonzola dolce. Al naso si sentono more, fragole, ma anche vaniglia e cannella, con note di miele di castagno sullo sfondo. Al palato è morbido, caldo, equilibrato.

Sagrantino
Sagrantino Passito Montefalco DOCG, Arnaldo Caprai

Avete già scelto come terminare la vostra prossima cena?

 

 

 

Articolo di Mariachiara Manopulo

Sposata e da pochissimo mamma, ho un lavoro nel mondo della comunicazione e un incontenibile amore per il cibo, il vino, il mangiare bene, a casa e fuori. Mi piace moltissimo viaggiare, e andare alla ricerca di specialità e prodotti locali, nei mercati, nelle trattorie, ma anche nei ristoranti stellati.

Mariachiara Manopulo esperta di vino

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