Un’ottima base per bevande fresche e dolci profumati
Dopo aver passato svariate primavere a raccogliere i fiori di acacia e a friggerli in olio abbondante, quest’anno ho deciso finalmente di provare qualche ricetta con i fiori di sambuco.
Il loro profumo inebriante e dolciastro e la loro apparenza delicata ed eterea li rendono perfetti non solo per essere fritti, ma anche per trasformarli in sciroppo. Li friggerò il prossimo anno, mentre in questi giorni ho deciso di cimentarmi con lo sciroppo, che può essere un’ottima base per dei cocktail, una bagna per le torte o una glassa per dolci.
Il sapore dello sciroppo è molto intenso, consiglio in ogni caso di diluirlo quando arriverà il momento di consumarlo.
La ricetta è di Valentina, che col suo blog Brodo di Coccole mi fa sempre venire voglia di cimentarmi in cose nuove!
Una nota su come riconoscere e raccogliere il sambuco: esistono diverse tipologie di questa pianta, tra cui alcune di velenose. Per riconoscerlo senza indugio ho seguito le indicazioni di Una mamma che cucina, che spiega in modo chiaro come distinguerlo dall’ebbio, il cugino velenoso.
I fiori di sambuco sono minuscoli, bianchi e con i pistilli gialli. Sono raccolti in “ombrelli” con i fiori rivolti verso l’alto. La pianta di sambuco può raggiungere anche 7 metri, a differenza dell’ebbio che è un arbusto di 1-2 metri.
Ecco i fiori di sambuco:
Per raccoglierli è meglio se vi munite di una forbicina, in modo da tagliare via l’intero ombrello di fiori: sono delicatissimi. Inoltre assicuratevi che la pianta non abbia parassiti, quelli del sambuco sono piccolissimi e neri, posizionati solitamente sui gambi verdi che sorreggono i fiori.
Raccogliete solo fiori privi di parassiti neri e soprattutto da piante non trattate con pesticidi. Se avete un ortolano di fiducia da cui acquistarli meglio, altrimenti in campagna ne troverete tantissimi, solitamente tra fine aprile e metà maggio.
Ingredienti per 1 l di sciroppo
12-15 fiori di sambuco non trattati
2 limoni con buccia edibile
500 ml di acqua
500 g di zucchero
Procedimento
Dopo aver raccolto i fiori di sambuco lavateli delicatamente, eliminate i rami verdi più grossi e metteteli distanziati su un canovaccio. Poiché i limoni andranno in infusione, assicuratevi che abbiano la buccia edibile e in ogni caso lavateli bene prima di utilizzarli. Tagliateli a fette spesse circa 1 cm. Prendere un vaso bello grande o un contenitore ermetico per i liquidi e alternate strati di fiori alle fette di limone.
Fate sobbollire 500 ml di acqua e versatela ancora bollente dentro al contenitore, coprendo bene il limone e i fiori. Chiudete subito e lasciate in infusione per 48 ore in un luogo fresco a buio (non in frigo).
Una volta trascorso il tempo necessario, filtrate l’infusione con un colino e strizzate bene i fiori e i limoni. Mettete il succo filtrato e 500 g di zucchero in una pentola e posizionatela sul fuoco. Non mescolate, aspettate che lo zucchero si sciolga e che il tutto inizi a bollire (tenere sempre a fuoco dolce).
Fate bollire per 5 minuti circa, spegnete e travasate lo sciroppo bollente in una bottiglia pulita o in un contenitore ermetico. Una volta raffreddato conservatelo in frigo per 7-10 giorni.
Il cocktail Hugo
Ho subito voluto provare a fare il mio primo cocktail: lo Hugo è fresco e leggero, perfetto per concludere degnamente la giornata!
Gli ingredienti sono: sciroppo di sambuco (2 cl), prosecco (15 cl), soda, ghiaccio e foglioline di menta.
Avete mai provato questo drink?