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Frappe, galani o chiacchiere? La ricetta di Iginio Massari

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Il dolce di Carnevale che non può mancare

Io li chiamo galani, ma sono conosciuti con innumerevoli nomi: frappe, crostoli, chiacchiere, cenci…nel periodo di Carnevale i dolci fritti spuntano come funghi in ogni regione. Quali sono i vostri preferiti? Io sono ogni anno molto combattuta tra le frittelle, le castagnole e i galani.

Quest’anno ho voluto provare questi ultimi, che per me sono sempre stati un mistero in quanto a preparazione. Non amo friggere, ma devo dire che mi sono divertita a farli, soprattutto se la ricetta è del maestro Iginio Massari. Il risultato è stato molto soddisfacente!

Galani di Carnevale

Ingredienti

250 g di farina manitoba

30 g di zucchero semolato

30 g di burro morbido

2 uova medie

25 g di Marsala

1 pizzico di sale

semi di mezza bacca di vaniglia

buccia grattugiata di mezzo limone

olio di semi di arachidi per friggere

zucchero a velo

(queste sono le dosi dimezzate della ricetta presente su Non Solo Zucchero vol. 2 e anche così sono venute moltissime frappe!)

Procedimento

Fate una fontana con la farina e lo zucchero, unendo al centro le uova, il burro morbido, gli aromi, il Marsala e il sale. Amalgamate il tutto inizialmente con l’aiuto di una forchetta, per poi impastare a mano. Se avete un’impastatrice mettete tutto direttamente lì, altrimenti lavorate l’impasto a mano fino a quando non avrete ottenuto una palla omogenea ed elastica.

Copritela con della pellicola e lasciatela riposare a temperature ambiente per un’ora. Montate nel frattempo la macchina sfogliatrice Imperia – o quella che avete: è indispensabile per tirare la pasta molto sottile, non otterreste lo stesso risultato con solo il mattarello.

Riprendete il panetto di impasto e dividetelo in piccoli pezzi, che andrete poi a passare nella macchinetta, stringendo gradualmente la sfesa tra i due rulli. I vostri rettangoli di impasto saranno pronti dopo averli passati nella modalità più stretta possibile: incideteli al centro con un coltello e versate  abbondante olio di semi in una pentola capiente. Portatelo alla temperatura di 175°C: vi consiglio di tenere sempre la temperatura monitorata con un termometro da cucina, in modo da non superare il punto di fumo.

Dopo esservi premuniti con dei piatti ricoperti di carta assorbente, iniziate e friggere i galani, al massimo due alla volta nella pentola. Si formeranno le bollicine sulla superficie e acquisiranno presto un colore dorato. Scolateli prima che si scuriscano troppo e adagiateli sulla carta assorbente.

La buona notizia è che l’olio non schizza, quindi se fate attenzione non sporcherete troppo la cucina.

Una volta che i crostoli si sono raffreddati cospargeteli di zucchero a velo setacciato.

Galani di Carnevale, ricetta di Iginio Massari

Inutile dire che andranno a ruba! Il Marsala e il limone conferiscono all’impasto un retrogusto profumato che innescherà in voi una dipendenza, io vi ho avvisati.

Proprio il giorno in cui ho preparato i galani mi è anche arrivato un ordine a cui tenevo moltissimo. Da collezionista folle di articoli di cartoleria e in particolare di stickers, ho ordinato sul sito di Print 24 gli adesivi personalizzati con il mio logo. Adesso non mi resta che regalare delle mie creazioni, così avrò la scusa di applicarli sul pacchetto! 😉

Galani di Carnevale

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