Di Blois e della tranquillité
“C’era una volta un piccolo e silenzioso villaggio nella campagna francese; gli abitanti credevano nella tranquillité, la tranquillità.”
Inizia così uno dei film francesi che più amo, Chocolat. Se ricordate bene, la tranquillité di Lansquenet-sous-Tannes viene dipinta come una rigidità e chiusura mentale, un attenersi al ruolo che la società ti ha assegnato senza desiderare nulla di più di quello che ti spetta.
La tranquillité che ho percepito a Blois è di ben altro tipo: intanto non si tratta di un piccolo villaggio ma una cittadina di 48 mila abitanti, vivace e affascinante. Tuttavia basta defilarsi nelle stradine attigue al centro per trovarsi immersi nel silenzio.
Assaporare gli scorci più belli e nascosti in solitudine, crogiolarsi al sole circondati dalle pareti di tufo bianche e inondate di luce, sedersi su una panchina e godersi un momento di riposo. Come battezzare tutto questo, se non con tranquillité?
Ma sono andata troppo avanti: dove si trova questa placida cittadina?
Blois si estende sulle rive della Loira e fa parte del dipartimento Loir-et-Cher, che a sua volta si trova nella regione Centre-Val de Loire.
Antica città feudale appartenente ai conti di Champagne e di Chatillon, divenne col passare degli anni un punto nevralgico di scambi commerciali, grazie al ponte sul fiume Loira, e il suo castello fu dimora delle più importanti famiglie nobiliari di Francia.
È stata una delle prime tappe del mio viaggio nella Valle della Loira e l’ho amata follemente. E pensare che mi ero fatta un’idea completamente diversa di questa città, convincendomi che fosse tetra e grigia!
Quindi seguitemi, perché voglio raccontarvi come innamorarvi di Blois in un giorno.
Il castello di giorno e di sera
Il Castello di Blois è da inserire assolutamente nel vostro viaggio: qui vissero molti dei sovrani di Francia e qui fu benedetta Giovanna d’Arco prima di partire per la spedizione di Orléans. Posto sulla cima di una collina, il castello domina la città e il fiume da una posizione invidiabile e strategica.
La cosa che più mi ha colpita è la differenza tra le facciate esterne e quelle interne alla corte. Di fatto il castello presenta quattro stili architettonici diversi: medievale, gotico, rinascimentale e neoclassico si avvicendano lungo le facciate.
Dedicategli almeno due ore per visitarlo con calma: le stanze da ammirare sono tante e le spiegazioni e le storie da ascoltare innumerevoli. La parte che più mi è piaciuta è sicuramente la scalinata monumentale di pianta ottagonale, riccamente decorata.
Fate caso ai emblemi reali: vedrete spesso la salamandra, simbolo araldico di Francesco I e la coda di ermellino, ad indicare i successori di Anna di Bretagna.
Ma aspettate che sia sera per vedere il castello prendere vita: dal 4 aprile al 27 settembre avete la possibilità di assistere allo spettacolo serale Son et Lumière, un’esperienza che vi consiglio caldamente.
Si paga in aggiunta al costo del biglietto ed è uno spettacolo che inizia verso le 22 e dura circa un’ora: vedrete il castello prendere vita e raccontare la sua storia con effetti di luce, musica e colpi di scena. Vi verrà data un’audioguida con la traduzione istantanea di ciò che viene detto durante lo spettacolo, così da potervelo godere al meglio.
La Maison de la Magie
Proprio di fronte al castello, dall’altro lato della piazza, c’è la Maison de la Magie, è l’unico museo dedicato interamente alla magia con tanto di intrattenimento giornaliero. Già da fuori assisterete a uno spettacolo inusuale: ogni 30 minuti sei teste di drago dorate si affacciano dalle finestre dell’edificio e si muovono! Può sembrare grottesco, ma se viaggiate con dei bambini è un bel diversivo.
Il museo ripercorre la storia degli spettacoli di magia e di illusionismo, concentrandosi poi sulla figura di Robert-Houdin, un prestigiatore e illusionista dell’800 nativo di Blois, che ispirò successivamente il nome di Houdini. Formato come orologiaio, fin da piccolo la magia era la sua passione, che continuò a coltivare anche nell’età adulta.
Se vi interessano le arti magiche e di prestigio questo museo è molto simpatico e interattivo, e include anche uno spettacolo di magia a un orario prestabilito.
A spasso per la città
Dopo aver visitato il Castello e la Maison de la Magie, non vi resta che dedicarvi a una bella passeggiata in giro per la città. Vi consiglio di raggiungere la cattedrale Saint-Louis attraverso il bellissimo Roseraie, un giardino con roseti e una bella vista sulla città. Da lì risalite verso il municipio e la cattedrale, da cui si gode di un secondo belvedere. Per arrivare al Roseraie vi inoltrerete sicuramente nella stradine silenziose che io ho tanto apprezzato.
Un’altra zona molto carina è quella attorno alla chiesa di Saint-Nicolas, verso il fiume. Si chiama Quartier des Arts ed è caratterizzato da numerose case a graticcio, negozietti di antichità, bar e caffè, oltre che essere sede del Museo di Storia Naturale.
Cibo e shopping
Concludo la mini guida di Blois con alcuni consigli golosi: se amate le crêpes e le galettes non potete non andare da Le comptoir de Mamie Bigoude, una sala da tè dall’arredamento eccentrico e pazzerello. Abbinate la vostra crêpe a un bel bicchiere di sidro fresco e vi sentirete catapultati in Bretagna o Normandia.
Per cena siamo andati a La Grolle, un piccolo locale con un bel patio esterno. L’interno ricorda un rifugio di montagna, con le pareti rivestite in legno e attrezzatura da sci dei primo ‘900.
Qui abbiamo gustato alcuni piatti tipici rivisitati, come il fantastico Camembert rôti, ossia arrosto.
Se amate i negozi di antichità e di artigianato ne troverete molti sia nella zona di Saint-Nicolas, sia scendendo lungo Rue du Palais, da Saint-Louis. Io sono stata subito attirata dalla bellissima Librairie Labbé, che all’interno è letteralmente scavata nella roccia e si articola in diversi piani. Meravigliosa sia la libreria che la parte di cartoleria, la noterete subito dalla strada.
Un’altra particolarità che vedrete sarà una lunga scala che unisce Rue Saint-Honoré e Rue Papin. Si tratta dell’Escalier Denis Papin: percorretela in discesa e una volta arrivati alla fine voltatevi: il profilo dei gradini è rivestito in modo da formare un enorme dipinto.
Quest’anno abbiamo visto il quadro della Gioconda, in occasione del 500° anniversario dalla morte di Leonardo Da Vinci.
Un’ultima ma importante cosa che vi consiglio di fare a Blois è di attraversare il ponte sulla Loira e di ammirare la città riflessa sull’acqua dalla riva opposta: è semplicemente magica.
Spero di avervi dato tanti buoni motivi per visitare la città di Blois!