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Valle della Loira: degustazione e picnic in vigna presso lo Château du Petit Thouars

Un’esperienza enogastronomica nel cuore della Turenna

La Valle della Loira è la destinazione ideale per gli amanti del vino e del turismo enogastronomico: oltre a visitare cantine ed enoteche, è possibile partecipare a delle esperienze a tutto tondo per conoscere in modo approfondito i prodotti che questa bellissima regione offre.

Nella regione della Turenna fanno la loro figura i filari di Cabernet Franc e Chenin Blanc, che danno poi vita a diverse denominazioni, tra cui la Chinon AOC, con cui siamo venuti a contatto diretto.

Abbiamo scelto di visitare lo Château du Petit Thouars perché offriva un’esperienza completa: visita, degustazione e picnic nel parco del castello al costo di € 40 a persona. Questo è probabilmente il ricordo che più mi è rimasto impresso dell’intera vacanza: la vera essenza della Francia bucolica e buongustaia, in un luogo incantevole e in mezzo alla natura.

Chateau du Petit Thouars, picnic

Se ancora non vi ho convinti, leggete qui sotto il mio resoconto.

Visita allo Château du Petit Thouars

Chateau du Petit Thouars

Nel paesino di Saint-Germain-sur-Vienne c’è la tenuta dello Château du Petit Thouars, un castelletto incantevole e abitato tutt’oggi dagli omonimi conti.

Il castello ha una tenuta di 15 ettari coltivata a filari di Cabernet Franc e Chenin Blanc, dove vengono prodotti vini rossi (80% della produzione) e bianchi (20%) da decenni.

Abbiamo avuto il privilegio di fare non solo la visita guidata della vigna e della cantina, con annessa degustazione, ma anche di fare un bel picnic nel parco del castello.

Chateau du Petit Thouars

La storia dei conti Du Petit Thouars

Ultimo di un’illustre stirpe di ammiragli e condottieri, Yves du Petit Thouars si sposa nel 1974 con sua moglie Marguerite. Per caso scoprono negli archivi del castello di famiglia che in antichità c’era una vigna nella tenuta, con una produzione secolare alle spalle.

Decidono così di riportare in vita questa tradizione, piantando nuovi filari e sviluppando l’azienda vitivinicola che oggi ci è concesso visitare.

Oggi il figlio di Yves, Sébastien Aubert du Petit Thouars de Saint-Georges, rappresenta la dodicesima generazione della famiglia e insieme a sua moglie D’Arcy porta avanti l’attività con passione ed entusiasmo. Ispirati dal motto latino scolpito su uno dei camini del castello, Vitam impedere vero (consacrare la vita alla verità), vogliono raccontare il loro terroir attraverso vini autentici, che rispecchino le caratteristiche del territorio.

La visita: dalla vigna alla botte

Al nostro arrivo ci accoglie Marie, una studentessa di enologia giovanissima e appassionata. Ci ha guidati attraverso la visita e la degustazione, spiegandoci nei minimi dettagli tutto quello che c’è da sapere sulla tenuta e sui vini prodotti nello Château.

Il domaine è costituito da 15 ettari coltivati principalmente a cabernet franc e in piccola parte a chenin blanc. Il terreno calcareo-argilloso tipico della Valle della Loira permette alle radici di entrare in profondità e di arricchire l’uva con sali minerali e acqua, donando al prodotto finale sentori freschi e fruttati, pur mantenendo la sua pienezza.

Chateau du Petit Thouars, cabernet franc

La vendemmia qui avviene un po’ più tardi, proprio per permettere ai frutti di raggiungere appieno la maturità. Tuttavia ci hanno spiegato che anche lì, come nel resto del mondo, a causa del caldo anomalo saranno costretti ad anticipare sempre di più l’inizio della vendemmia.

La denominazione Chinon AOC – ottenuta nel 2016 – non permette di irrigare artificialmente le piante, che dipendono totalmente dal clima e dall’umidità del terreno: il problema della siccità quindi condiziona molto l’esito della produzione annua dei viticoltori.

Siamo poi passati alla cantina, che è scavata in una profonda grotta di tufo umida e buia: questo microclima interno alla grotta ha consentito la proliferazione di un fungo non nocivo che riveste le pareti di roccia e che ogni tanto deve essere “sfoltito”. Inutile dire che anche la sua presenza influisce sulle caratteristiche organolettiche del prodotto finale.

Chateau du Petit Thouars, cantina

La degustazione: echi marinareschi e riferimenti ancestrali

La degustazione è stata incentrata sui vini rossi, in quanto i bianchi – che rappresentano un quinto della produzione totale – erano già stati venduti tutti: un po’ mi è dispiaciuto non poterli assaggiare, ma mi sono ampiamente consolata con i rossi.

Chateau du Petit Thouars, degustazione vini

Cuvée Amiral: questo rosso matura per più di 24 mesi in botti di quercia di seconda mano, che quindi hanno assunto i profumi e gli aromi di altri vini. Nel processo di vinificazione vengono utilizzate anche le vinacce, dando così alla luce un vino tannico e strutturato. Appena aperto è molto godibile, più lo si lascia invecchiare in bottiglia e più il gusto si fa complesso. Abbiamo provato le annate 2010, 2011 e 2015, con aromi completamente diversi tra loro. Questo rosso può invecchiare tranquillamente in bottiglia per 10-15 anni. Da notare il nome e l’etichetta che richiamano gli antenati, che hanno servito in marina come ammiragli.

Les Georges: a memento del fatto che tutti i maschi della famiglia si chiamano Georges (oltre a una serie infinita di altri nomi), Les Georges è un vino particolarmente leggero e rinfrescante per essere un rosso. Dagli aromi fruttati, si abbina bene con antipasti e grigliate.

Chateau du Petit Thouars, vino Les Georges

Réserve: questo vino matura per 15-18 mesi in botti di seconda mano. Pronto da bere appena imbottigliato, può anche essere tenuto ad invecchiare per altri 5-10 anni.

L’Epée: note di lampone, cacao e affumicato connotano l’annata 2016 dell’Epée Chinon. Vino corposo e dall’ottima acidità, si presta per essere abbinato a piatti grassi e saporiti.

Picnic nel parco: un’esperienza indimenticabile

Arriviamo alla parte più golosa di questa giornata: finiamo la degustazione proprio all’ora di pranzo, in tempo per il picnic all’aperto. Marie ci consegna un enorme cesto con il manico e ci guida fino al nostro tavolo, apparecchiato e nascosto in un angolo tranquillo del parco.

Chateau du Petit Thouars, picnic

Il contenuto è presto svelato: un’insalata di carote al coriandolo e limone, un’insalata di patate con mayonese e cetriolini, un paté terrine di maiale e una rillette (entrambi spalmabili), un’enorme baguette, due tipi di formaggio (Comtè e Chèvre Sainte-Maure-de-Touraine), acqua, una bottiglia di Les Georges e, dulcis in fundo, una sfoglia di mele e glassa al vino rosso.

Chateau du Petit Thouars, picnic

È stato un pranzo davvero speciale, nella quiete del parco e con alle spalle la distesa di filari, assaporando cibo e vino deliziosi.

Se capitate nella Valle della Loira non perdetevi questa esperienza: io se ci penso mi emoziono ancora.

Sfoglia alle mele e glassa di vino

Informazioni pratiche

Lo Château du Petit Thouars si trova nel paesino di Saint-Germanie-Sur-Vienne, non lontano dalle città di Chinon, Saumur e Tours.

Per prenotare la mia stessa esperienza andate direttamente nel sito del castello: qui non ci sono sovrapprezzi e non è davvero necessario prenotare attraverso intermediari.

La visita con pranzo dura all’incirca 4 ore; i periodi migliori sono primavera, estate e inizio autunno, per poter stare all’aperto piacevolmente.



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