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Hot cross buns: panini dolci pasquali dall’Inghilterra

Quando si dice che uno tira l’altro…

L’altro giorno sono capitata sulla bellissima gallery Instagram di Assaggi di viaggio e ho visto che avevano appena sfornato dei perfetti hot cross buns: la voglia di farli a mia volta è stata irresistibile!

Dopo aver provato la ricetta di Mary Berry l’anno scorso, quest’anno mi sono cimentata con quella di Paul Hollywod, tratta dal suo libro How to Bake.

Dovete sapere che questi panini dolci speziati sono perfetti per iniziare la giornata: tostati e spalmati di burro e marmellata, questa è la loro morte.

Hot cross buns di Paul Hollywood

Tradizionalmente vengono preparati nel periodo pasquale, per essere mangiati il Venerdì Santo. Le origini di questi panini risalgono addirittura al XIV secolo, quando furono “inventati” da un monaco di St Albans.

La croce simboleggia la crocifissione di Gesù, mentre le spezie rimandano alla sua imbalsamazione.

Che siate credenti o meno, questi dolcetti vi conquisteranno e vi faranno partire con il piede giusto!

Ingredienti (per 16 buns)

500 g di farina 0

75 g di zucchero

10 g di lievito di birra

40 g di burro morbido

10 g di sale

120 ml di acqua temperatura ambiente

120 ml di latte tiepido

150 g di uvetta (io 80 g)

canditi misti e buccia grattugiata di due arance (io non li ho messi)

una mela tagliata a cubetti

2 uova sbattute

2 cucchiai di cannella

Per la croce

70 ml di acqua

75 g di farina bianca

Per la glassa

75 g di marmellata di albicocche

oppure

acqua e zucchero

Procedimento

Unite in una grande ciotola la farina, con zucchero e sale da un lato e il lievito di birra dall’altro. Aggiungete il burro morbido, le uova sbattute, il latte e parte dell’acqua.

Iniziate ad amalgamare gli ingredienti con le mani all’interno della ciotola, per poi continuare a lavorare l’impasto su una superficie infarinata. Valutate se aggiungere tutta l’acqua o se l’impasto è sufficientemente morbido: non deve essere molle.

Quando avrà raggiunto una consistenza setosa e omogenea, mettetelo a riposare in una ciotola leggermente oliata, tenendolo coperto con uno strofinaccio e in un luogo tiepido per almeno un’ora.

Riprendete l’impasto in mano e aggiungeteci la cannella, l’uvetta e la mela (ed eventuali canditi): lavoratelo a mano fino a quando non sarà tutto incorporato.

Fatelo riposare nella ciotola coperta per un’altra ora abbondante, poi lavoratelo nuovamente, formando 16 palline d’impasto, che disporrete poi su una teglia foderata di carta da forno, tutte vicine.

Coprite la teglia in modo che non prenda aria e fate riposare l’impasto per l’ultima volta. Se le palline saranno raddoppiate e la pasta torna indietro quando la pizzicate, significa che è pronto.

Non vi resta che fare le croci: unite acqua e farina per formare una pastella abbastanza densa e versatela in una sac à poche. Formate delle croci sulla superficie dei panini e infornateli a 220° circa per 18-20 minuti.

Devono essere ben dorati fuori e cotti all’interno (fate la prova dello stecchino).

Manca solo il tocco finale per renderli lucidi: scaldate la marmellata in un pentolino e spennellatela sugli hot cross buns, oppure sciogliete dello zucchero in acqua, per poi sempre spennellare i panini.

Gli hot cross buns si conservano in un contenitore ermetico per 4-5 giorni al massimo. Come dicevo prima sono ottimi caldi e spalmati di burro e marmellata.

Buona scorpacciata!

Hot cross buns di Paul Hollywood

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Questo articolo ha 3 commenti.

  1. Paola

    Non ho mai preparato gli hot cross buns a casa, ma quando vivevo in Inghilterra ne mangiavo in quantità. Passati nel tostapane e imburrati con generosità sono una colazione super ?

  2. Simona

    Io sono forse la fan più accanita del pane. In tutte le sue forme e in tutti i suoi sapori potrei vivere di solo pane e non averne mai abbastanza. Quando vedo ricette che riguardano il pane sono quindi sempre pronta a provarle e magari anche a replicarle. Sono stata a Londra una volta ma non so come mai non ho mai provato gli Hot Cross BUn, sarà ora che lo faccia grazie al tuo post! ?

  3. Ale Carini

    Sembrano veramente invianti, fragranti e buonissimi!
    Tra le altre cose sono parecchio curiosa rispetto alla cucine ed i patti del mondo e adoro tutto quello che ha a che fare con la Gran Bretagna, quindi direi che questo dolce cade a pennello!
    Penso che presto o tardi sperimenterò la tua ricetta, non appena mi passerà l’intolleranza alle farine e al lievito! Per ora sono in astinenza da dolci da un paio di mesi!

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