Quando una città ti sorprende
Avete anche voi una lista di destinazioni che per qualche motivo non vi attirano e quindi non le prendete mai in considerazione?
Ecco, per me una di queste era Berlino. Questa città non è mai stata nella mia top 10 di posti da visitare, ma grazie a un prezzo fortuito su Ryanair ho colto l’occasione per andarci. E per cambiare idea.
Nei miei cinque giorni lì ho potuto viverla e apprezzarla come non avrei creduto di poter fare: questa città ti colpisce con la sua dicotomia tra storia e innovazione, storicità e modernità, tradizione e cosmopolitismo.
Non è stato un colpo di fulmine come con Londra e Parigi, ma mi è piaciuta.
Innanzitutto mi sono resa conto di doverci tornare: in cinque giorni si gratta solo la superficie di quello che Berlino ha da offrire!
Tuttavia da qualche parte bisogna pur iniziare, e se la visitate per la primissima volta non dovete perdervi questi luoghi.
Il centro: da Alexanderplatz al Bundestag
Il centro storico di Berlino (Mitte) è costellato di edifici imponenti e iconici, percorrere il lunghissimo viale Unter den Linden è d’obbligo per avere una panoramica sulla città.
Alexanderplatz è la piazza più famosa di Berlino, con la Torre della Televisione su cui si può salire per vedere la città a 360° (ve la consiglio al tramonto). Non è una bella piazza, ma è senza dubbio enorme e un importante snodo commerciale.
Da Alexanderplatz proseguite verso ovest, seguendo la strada principale: vi si parerà davanti una serie infinita di edifici storici, monumenti e musei.
Fate una piccola deviazione per ammirare due piazze molto belle: Bebelplatz, dove avvenne il rogo dei libri proibiti nel 1933 e sede di un teatro, dell’Alte Bibliothek e della Cattedrale di Sant’Edvige.
Gendarmenmarkt invece vede la Konzerthaus e due chiese gemelle che si fronteggiano, il Deutscher Dom e il Französischer Dom. Questa è senza dubbio la piazza che ho amato di più: non è enorme, ma la sua simmetria e il suo equilibrio vengono valorizzati dall’opulenza dei monumenti.
Tornate sul viale Unter den Linden: potrete già vedere la Porta di Brandeburgo che diventa via via più nitida. I momenti migliori per ammirarla? Sempre! È stupenda sia di giorno, con il sole, sia al tramonto o di sera quando è illuminata.
Oggi segna il confine tra il quartiere Mitte e il Tiergarten, ma per anni simboleggiò la divisione della Germania: il Muro di Berlino fu eretto proprio davanti alla porta, che appartenne a Berlino Est dal 1961 al 1989.
Oltrepassata la porta vi troverete di fronte al Parco Tiergarten, il più grande della città. A destra invece sorge il Parlamento (Bundestag) e gli altri edifici governativi, disposti lungo il fiume Sprea.
È possibile salire sulla cupola di vetro del Bundestag gratuitamente, previa prenotazione online nel sito del Parlamento. Noi purtroppo ci siamo mossi tardi per prenotare ed era ormai tutto pieno per settimane: fatelo anche con un mese di anticipo.
Scheunenviertel, il quartiere ebraico
Se dalla Museuminsel attraversate la Sprea e andate verso nord, arriverete in un batter d’occhio nel vivace quartiere di Scheunenviertel, sede tra le altre cose di un’enorme sinagoga la cui cupola risplende da lontano.
Fate un giro nel complesso edilizio di Hackesche Höfe: si tratta di nove cortili collegati tra loro, circondati da edifici in stile secessionista. Piastrelle colorate, giochi geometrici e negozietti indipendenti rendono questa zona molto piacevole e interessante.
Se come me amate la cucina mediorientale vi consiglio di andare a provare Hummus & Friends: localino bohemienne il cui slogan è “Make hummus, not walls“, è il posto perfetto per una pausa.
Il tris di hummus (classico, di avocado, di barbabietola) con pane caldo è davvero gustoso e sazia molto.
Se avete tempo per una passeggiata andate verso nord, fino a raggiungere il Gedenkstätte Berliner Mauer, il memoriale del muro di Berlino.
Kurfürstendamm e il Tiergarten
Kurfürstendamm è un lungo viale di negozi situato nella zona ovest di Berlino, proprio vicino allo Zoo e al Tiergarten.
Inutile dire che in questo paradiso dello shopping si può trovare di tutto: dall’antico grande magazzino KaDeWe (Kaufhaus des Westens) al più moderno Bikini Berlin, dai marchi più rinomati a quelli meno conosciuti. C’è persino un enorme negozio di Käthe Wohlfahrt, dove è sempre Natale. Andarci è stato come entrare in un mondo incantato: orologi a cucù, decorazioni, piccoli oggetti, carillon e composizioni, tutto lavorato e decorato a mano. Anche se è presto per pensare ai regali, è difficile uscire senza aver comprato niente!
All’inizio di Kurfürstendamm vedrete sicuramente una chiesa in parte distrutta: si tratta della Kaiser-Wilhelm-Gedächtniskirche, rimasta invariata dal 1943 (quando fu bombardata) a testimonianza degli orrori della guerra.
Dopo aver percorso quasi tutto il viale non vi resta che fare pausa pranzo. Se vi piace la cucina asiatica, proprio a due passi da questa zona si trova il Good Friends, il miglior ristorante cantonese di Berlino. Ve lo consiglio sia per l’enorme varietà del menù sia per la qualità.
Smaltite il pranzo con una bella passeggiata nel parco Tiergarten, il polmone verde di Berlino. Io l’ho visto un po’ spoglio, ma in primavera e in estate dev’essere un tripudio di verde. Al centro del parco c’è la Siegessäule (colonna della Vittoria), dove si incrociano tre importanti arterie dell città.
Vi consiglio di includere nel vostro giro la visita al Memoriale dell’Olocausto (Holocaust-Mahnmal), ai confini con il parco e vicino alla Porta di Brandeburgo.
Da fuori sembrano dei semplici blocchi di cemento, ma se ci camminate in mezzo vi accorgerete che il saliscendi e l’altezza variabile dei blocchi tutti uguali vi comunicherà un senso di ansia, smarrimento e alienazione. Queste sono le sensazioni che Eisenman (il creatore del progetto) voleva suscitare.
Nell’angolo sud-est si ha inoltre accesso a delle sale sotterranee del Centro d’Informazione, dense di dettagli e di testimonianze toccanti.
I musei
Questa è stata una grave mancanza da parte mia, in parte giustificata dal poco tempo a disposizione e dal bel tempo che mi ha spinta a esplorare fuori invece di chiudermi in un museo.
Però i musei di Berlino sono da visitare: sono tantissimi, alcuni enormi alcuni piccoli, tutti interessanti. I principali sono concentrati sull’isola Museuminsel, quasi a metà strada tra Alexanderplatz e la Porta di Brandeburgo, ma ce ne sono tanti sparsi per la città.
Vi segnalo i seguenti:
- DDR Museum: l’unico che ho fatto in tempo a vedere, parla della vita nella Repubblica Democratica Tedesca. Interattivo, pieno di curiosità, filmini e oggetti, è davvero piacevole da visitare, anche con bambini.
- Pergamonmuseum: museo archeologico tra i più importanti d’Europa, tra le principali attrattive ci sono l’altare di Pergamo, la porta di Ishtar dell’antica Babilonia e la porta del mercato di Mileto.
- Altes Museum: ospita tesori e reperti dell’arte romana, etrusca ed ellenistica.
- Neues Museum: ospita la collezione egizia.
- Bode-Museum: collezioni di scultura, di monete e medaglie, museo d’arte bizantina.
- Gemäldegalerie: pinacoteca che ospita 1500 dipinti, tra cui figurano Botticelli, Giotto, Raffaello, Vermeer, Rembrandt, Van Eyck e molti altri.
- Jüdisches Museum: il museo ebraico più grande e importante d’Europa, è incentrato sulla storia degli ebrei in Germania.
- Topografia del Terrore: esposizione e testimonianze sugli orrori della storia nazista, dagli albori al suo declino. È gratuito.
- Stasimuseum: museo incentrato sulla Stasi con oggetti, foto e documenti che ricostruiscono le attività di questa organizzazione.
- Gedenkstätte Berlin-Hohenschönhausen: ex prigione della Stasi, adesso è una fondazione indipendente che vuole rievocare il destino di coloro che venivano etichettati nemici e traditori della DDR. Le visite sono guidate da ex reclusi.
Ovviamente non sono tutti, ma alcuni dei più significativi.
Il castello di Charlottenburg
Nella zona ovest di Berlino, non troppo lontano da Kurfürstendamm, sorge il castello di Charlottenburg. Si tratta della reggia della famiglia Hohenzollern e l’ho voluto assolutamente includere nella mia visita.
Per arrivarci scendete alla metro di Sophie-Charlotte Platz e percorrete a piedi il maestoso viale Schloßstraße, alla fine del quale si trova il castello in tutto il suo splendore.
Che dire: sontuosità, barocco e rococò si avvicendano tra le sale del palazzo, rendendo la visita indimenticabile. Consiglio caldamente di richiedere l’audioguida – gratuita – e di concedervi due ore piene per girare il castello, l’Ala Nuova, il Padiglione e il Mausoleum.
La stanza che mi ha davvero conquistata è stata la Sala da Ballo rococò: un tripudio di stucchi e dorature, mi è quasi venuta voglia di iniziare a volteggiare sul parquet.
Anche i giardini (gratuiti) meritano assolutamente una visita: si girano con calma in meno di un’ora, e sono pieni di uccellini, anatre e scoiattoli rossi.
Se volete staccare tra la visita del castello e quella dei giardini, lì accanto c’è una birreria dove potrete gustare piatti tipici berlinesi e una bella birra fresca: la Brauhaus Lemke am Schloss.
Io ho provato il Currywurst, molto gustoso, mentre il mio compagno si è mangiato un piattone di fegato di vitello con purè di patate (anche quello inaspettatamente buono).
East Side Gallery: pezzi di storia e pezzi di muro
A sud-est del centro di Berlino, lungo la Sprea, si erge il più lungo pezzo di muro rimasto in piedi: 1,3 km di storia raccontata attraverso murales e street art. Consiglio di fare questa passeggiata se il tempo è bello, visto che è interamente all’aperto e lungo il fiume tira parecchio vento.
Il tema che unifica le opere d’arte è quello della pace e della liberazione, per quanto alcuni murales esprimano comunque un senso di angoscia e di malinconia.
Questo lato del muro era parte di Berlino Est e nel 1989 era immacolato: si decise di lasciarlo in piedi e di offrirlo agli artisti che volevano omaggiare la caduta del muro.
I murales sono in tutto 106, di artisti provenienti da ogni parte del mondo. Sicuramente è un modo diverso di approcciarsi alla storia, molto meditativo. Questa è sicuramente una visita da includere, anche se avete poco tempo.
Informazioni pratiche
Prima di partire vi consiglio di acquistare la Berlin Welcome Card, che vi permette di viaggiare gratuitamente su tutti i mezzi pubblici. Se prendete quella AB+C avete accesso anche alle zone periferiche della città e lo sconto del 25% sulle principali attrazioni. Se invece prendete quella All Inclusive avete accesso gratuito sulle attrazioni. In entrambi i casi dovete stampare i voucher e cambiarli in aeroporto con il pass vero e proprio, il prezzo varia in base al numero di giorni di durata della carta. Ricordatevi di mostrare sempre la tessere nei musei, così da farvi dare lo sconto.
Ho trovato molto curioso il fatto che in metropolitana non ci fossero i tornelli: segno di civiltà o anche a Berlino la gente va in metro senza biglietto?
La metro copre la città in modo capillare, quindi anche se alloggiate fuori dal centro in 20-30 minuti arrivate praticamente ovunque.
Noi abbiamo alloggiato nella zona di Nollendorfplatz (quartiere Schöneberg), in un alberghetto d’epoca molto carino: l’Hotel Residenz Begaswinkel è in una via appartata e offre camere spaziose e una colazione abbondante all’ultimo piano.
L’unica nota negativa è la presenza di cantieri aperti in quella zona: di notte si dorme senza problemi, ma di giorno c’è un po’ di caos.
Tuttavia quella dei lavori in corso è una costante a Berlino: ovunque passassimo stavano costruendo o ristrutturando qualcosa.
In generale ho trovato questa città molto economica rispetto ad altre capitali europee, e ci tornerò sicuramente per vedere bene i musei e i dintorni.
Ci sono stata solo per quattro giorni e nonostante in tanti mi avessero detto che erano troppi perché non c’era nulla da vedere, io sarei stata altri quattro giorni! Infatti per molte cose non ho avuto tempo, come per esempio la cupola del Bundestag o la torre della televisione (ma abbiamo “ripiegato” sulla torre Kollhoff da dove c’è anche una vista stupenda).
Anche il cibo è stata una bella sorpresa, quindi anche io spero di tornarci presto.
Io adoro Berlino, è una città molto vivibile. Consiglio di visitare il Palazzo delle Lacrime e la Prigione della STASI. Da brividi, ma tanto istruttive.
Vedo che sei stata mooolto fortunata con il tempo! e non è da poco, io invece purtroppo avevo beccato 3 giorni di nuvole e pioggerellina londinese che forse non mi hanno fatto apprezzare a pieno la città! magari ci devo tornare anche io con il bel tempo 🙂
Mi fa molto piacere che Berlino ti sia piaciuta, anch’io non ero ispirata prima di andarci ma poi il destino ha voluto che ci abitassi per qualche mese. Eppure non si riesce mai ad aver visto tutto ?
Per dirti quanto tempo è passato dalla prima volta che sono andata: il kebab costava ancora un euro e mezzo ?
Dunque non sono l’unica: diciamo che anche per me Berlino non è proprio tra i primi dieci luoghi da visitare. Mi sono ricreduta invece quando hai parlato del castello di
Chartlottenburg, è fantastico. La sala da ballo mi ha riportata indietro di secoli… Dovessi mai trovare anch’io un’offerta con Ryanair, mi ci catapulterei subito.
Se ti capita di tornare, vai a fare un giro a Treptow e a Neukoell. Quei due quartieri sono un qualcosa di speciale.
Sono andana a Berlino spesso per lavoro e ogni volta scoprivo qualcosa che mi faceva riconsiderare la città. A volte nel bene, a volte nel male. E’ questa la grande forza di Berlino, secondo me: che è una sorpresa continua.