Su e giù per le colline dell’Umbria
La Strada del Sagrantino è un bellissimo itinerario culturale ed enogastronomico fra le terre di produzione del vino Sagrantino Docg, poco lontano da Assisi, Todi e Spoleto, nel cuore dell’Umbria.
Offre borghi romantici, colline, vigneti e frantoi, e sapori indimenticabili. Sono tantissimi i percorsi che si possono fare per scoprire questo incredibile territorio, facendo tappa nelle cantine dove assaggiare il Sagrantino, il Rosso di Montefalco, o ancora un buon passito. La cucina da queste parti è ottima, merito soprattutto della qualità delle materie prime, come l’olio extravergine d’oliva. Un paradiso, insomma, per gli amanti dell’enogastronomia, che qui trovano anche una natura super e tanto relax.
Da Bevagna a Montefalco, da Castel Ritaldi a Giano dell’Umbria, fino a Gualdo Cattaneo: sono tante le cose da vedere e le tappe dove fermarsi per una pausa golosa.
L’itinerario
Partiamo insieme alla scoperta di questo territorio.
Bevagna è un borgo medievale molto suggestivo: stradine, chiesette, piccole botteghe e una piazza che rappresenta uno dei migliori esempi di urbanistica medievale umbra. Da qui, in pochi minuti si arriva alla ringhiera dell’Umbria, Montefalco, chiamata così per la splendida posizione che domina la valle tra Perugia e Spoleto. Il centro storico è un gioiellino e merita una bella passeggiata.
Per una parentesi artistica, nella chiesa-museo di San Francesco si possono ammirare un affresco di Benozzo Gozzoli e una Natività del Perugino. Andando oltre, si arriva a Castel Ritaldi: qui si produce un buonissimo olio, tra i più pregiati della regione e vale la pena fermarsi per vedere il Castello, la chiesa di santa Marina e quella di San Nicola.
Un olio unico si produce anche nel territorio del piccolo borgo di Giano dell’Umbria.
A Gualdo Cattaneo termina il viaggio in questa fantastica zona: e si chiude in bellezza, con una visita all’imponente rocca , ai castelli e alle costruzioni medievali disseminati nei dintorni.
I vini
Non si può venire da queste parti senza aver prenotato una degustazione in cantina.
Le cantine tra cui scegliere sono diverse, tutte offrono ottime bottiglie: Scacciadiavoli, Antonelli San Marco, Lunelli, Arnaldo Caprai, e tante altre. Sul sito ufficiale della Strada del Sagrantino è consultabile una mappa interattiva, che permette di visualizzare tutte le cantine, i frantoi e i punti di interesse della zona.
I vini più caratteristici sono tre: il Sagrantino Docg, il Rosso di Montefalco e il passito di Sagrantino.
Il Sagrantino Docg è un vino complesso e di grande struttura e si ottiene esclusivamente da uve Sagrantino. Questo vitigno, coltivato da secoli nelle colline di questo territorio, viene considerato autoctono. La sua origine non è chiara: secondo alcuni viene dalla Spagna, altri credono sia stato importato dai primi frati francescani, altri ancora pensano sia stato introdotto in Italia dai Saraceni.
A inizio Ottocento, lo storico Serafino Calindri citò l’area intorno a Montefalco come zona di produzione di alcuni dei migliori vini dello Stato Pontificio. Nei decenni successivi, però, il vitigno rischiò addirittura di scomparire, e solamente negli anni Sessanta del Novecento il Sagrantino ritornò ad essere il vitigno principe dell’Umbria, ottenendo la doc nel 1979 e vantando un suo consorzio di tutela dal 1981. Dal 1992, il Montefalco Sagrantino Secco e Passito è anche tutelato dal marchio Docg.
La zona di produzione comprende l’intero territorio dei comuni di Montefalco, Bevagna, Gualdo Cattaneo, Castel Ritaldi e Giano dell’Umbria. Gli appezzamenti vitati e l’esposizione degli stessi sono variabili, tanto da creare un’ampia varietà di microclimi e di condizioni di coltivazione.
Grazie alla sua buccia spessa e ricca di tannini, il Sagrantino è fra le uve con il più alto contenuto di polifenoli. Ha una longevità straordinaria, e necessita di un periodo di affinamento, prima nel legno, poi in bottiglia. Un abbinamento perfetto è quello con la cacciagione e la carne alla griglia.
Il Montefalco Rosso Doc nasce dall’unione tra Sangiovese e Sagrantino. È un vino ampio ed elegante, ottimo con i primi, le carni alla griglia e arrosti.
Originariamente il Sagrantino veniva vinificato esclusivamente in versione dolce. E infatti ancora oggi si produce un buon passito, un vino da meditazione, che si accompagna bene con formaggi stagionati e dolci secchi. I grappoli vengono scelti accuratamente e messi a passire su graticci per almeno due mesi. Quindi si vinifica fermentando il mosto con le bucce. Il passito di Sagrantino è molto particolare: dolce, ma allo stesso tempo asciutto, grazie al patrimonio tannico.
Visto che siamo su I golosi itineranti, aggiungo una piccola chicca mangereccia: in questa zona si fanno anche degli ottimi gnocchi da abbinare al Sagrantino, provare per credere!
Scritto da Mariachiara Manopulo
Sposata e da pochissimo mamma, ho un lavoro nel mondo della comunicazione e un incontenibile amore per il cibo, il vino, il mangiare bene, a casa e fuori. Mi piace moltissimo viaggiare, e andare alla ricerca di specialità e prodotti locali, nei mercati, nelle trattorie, ma anche nei ristoranti stellati.
Un bell’itinerario….alcolico! ? Scherzi a parte, Bevagna e Montefalco sono due chicche che abbiamo visitato un paio di anni fa mentre non siamo mai stati a Castel Ritaldi. Ce lo segneremo per la prossima volta!
Se capiti da quelle parti fai un bel giretto tra le cantine allora!
Penso sempre che le strade dei vini e dei sapori siano una risorsa eccezionale per conoscere un territorio.
Ammetto una certa ignoranza rispetto ai vini umbri, e trovo estremamente interessante e “ispirate” la tua descrizione delle varie degustazioni.
Un itinerario da aggiungere alla lista delle gite da programmare!
Sono contenta che tu l’abbia trovato interessante, i vini umbri sono tutti da scoprire…e degustare!