La cucina siciliana ti resta nel cuore
È proprio vero che quando vai al sud piangi due volte: quando arrivi e quando te ne vai (e anche quando ti pesi, ma non ha importanza: ne sarà valsa la pena)!
Dopo aver vissuto in Sicilia orientale per quasi un anno, ancora oggi ripenso con nostalgia a molte cose della Trinacria, in primis alla sua cucina deliziosa.
Quindi, dopo aver fatto in casa la cuzzola e le paste di mandorla, oggi è il turno della pasta con le sarde, un grande classico. Come sempre a consigliarmi è stata la mia amica Claudia, catanese doc, la quale mi ha svelato questa ricetta nel dettaglio.
È un po’ laboriosa, ma se avete poco tempo potete preparare i vari ingredienti prima, così il giorno prescelto vi basterà cuocere la pasta e condirla.
Gli accorgimenti sono pochi ma essenziali per un’ottima riuscita del piatto.
Ingredienti per 4 persone
300 g di spaghetti
1/2 kg di sarde
100 g di finocchietto selvatico
20 g di pinoli
una manciata di uvetta
4 fette di pane casareccio raffermo (200 g di mollica)
2 filetti di acciuga
olio, pepe e aglio
Procedimento
Pulite le sarde tagliando loro testa e coda e togliendo le interiora. Lasciatele intere, lavatele e passatele nella farina. Friggetele nell’olio caldo (metà evo e metà di semi) e una volta fritte da entrambi i lati mettetele da parte su della carta assorbente.
Lavate il finocchietto, fatelo bollire per 10 minuti in acqua abbondante e dopo averlo scolato sminuzzatelo con il coltello. Non buttate via l’acqua di cottura!
Scaldate poco olio in una padella e fate rosolare uno spicchio d’aglio con l’acciuga (dissalatela prima) e il finocchietto cotto; aggiungete al tutto i pinoli e l’uvetta, saltate per qualche minuto e mettete da parte.
Nella stessa padella fate rosolare nuovamente aglio e acciuga, ma stavolta aggiungete la mollica rafferma frullata (o sbriciolata a mano). Una volta croccante, tenetela da parte.
Pulite le sarde già fritte togliendo loro la pelle e la lisca: questo procedimento si fa adesso perché lasciandole intere al momento di friggerle non si seccano troppo e la polpa interna resta morbida.
Cuocete gli spaghetti nell’acqua di cottura del finocchietto (salata) e scolateli una volta pronti.
Componete i piatti facendo i seguenti strati due volte: mollica, finocchietto con uvetta e pinoli, sarde, spaghetti. Mettete sopra l’ultimo strato un’ultima spolverata di mollica. Facendo in questo modo, quando i vostri commensali mischieranno il piatto sentiranno sprigionarsi i diversi profumi degli ingredienti.
Se avete molta fame o non avete tempo per fare gli strati, mischiate tutti gli ingredienti in una grande insalatiera e servite la pasta già condita.
In entrambi i casi rimarrete soddisfatti di questo primo profumato e gustoso!
Se necessario aggiungete dell’olio a crudo: la mia pasta è venuta un po’ troppo asciutta, la prossima volta abbonderò di più con l’olio!
Ho scoperto la cucina siciliana solo da pochi anni ed è diventata tra le mie preferite. La pasta con le sarde mi piace tantissimo. Io però, quando la cucino, esagero un po’ e ci aggiungo una bella grattugiata di bottarga. Lo so che la insaporisco troppo, ma non so proprio resistere. Tu cosa dici, la rovino?
Se ti piace con l’aggiunta di bottarga va benissimo, anche se non sarebbe prevista! Come dici tu è già un piatto bello saporito, ma ognuno può personalizzare come preferisce 😉
Sono solo le 10 di mattina, ma leggere questo articolo mi ha messo una gran fame. Adoro la cucina mediterranea in generale, quella siciliana mi fa impazzire. Un piatto di pasta con le sarde rappresenta il perfetto equilibrio, se poi è accompagnata da un buon bicchiere di vino bianco il gioco è fatto! Grazie per la ricetta, voglio proprio provarla.
Sono contenta di averti ispirata, fammi sapere come viene 🙂
Adoro le sarde, ma non ho mai mangiato la pasta fatta in questo modo! Credo che ruberò la tua ricetta ed uno di questi giorni proverò a farla a casa!
Sono troppo curiosa di sapere come sarà ? grazie!
La ricetta è qui apposta per essere “rubata”! 😉 fammi sapere cosa ne pensi!
Sono da poco tornata dalla Sicilia ma non ho potuto assaggiare tutto. Proverò la ricetta a casa
È un ottimo rimedio per combattere la nostalgia della Sicilia!
Che piatto delizioso! L’ho mangiato diverse volte ma non ho provato mai a cucinarlo.
La tua ricetta sembra facile, penso che la proverò!?
Fammi sapere cosa ne pensi quando la fai 🙂
Il mio compagno da bravo sardo me le prepara spesso, ma non conosco esattamente la sue ricetta, devo mostrargli la tua e fare un assaggio!
Eh sì, bisogna fare un confronto!