Tra verde e azzurro, gli incredibili colori dell’Irlanda
Quattro anni fa ho fatto un bellissimo viaggio on the road di dieci giorni in Irlanda centrale e orientale.
Ancora oggi quando ci penso mi emoziono, memore dei paesaggi, dei castelli e dell’atmosfera che mi hanno fatta innamorare di quest’isola.
L’Irlanda è una terra magica, traboccante di leggende, folklore, storia e cultura. Ma vi conquisterà anche per le colline verdissime, le coste frastagliate, i cottage con i tetti di paglia, la gentilezza delle persone, la birra e il cibo. Insomma, è un paese in cui andare almeno una volta nella vita! Io conto di tornarci, mi manca ancora molto da scoprire e ho già l’itinerario pronto nella mia testa!
Oggi però ripercorrerò con voi il viaggio di quattro anni fa: come potete vedere dalla cartina, abbiamo fatto un giro ad anello. Siamo partiti da Dublino alla volta di Trim, per poi proseguire verso sud percorrendo il cuore dell’Irlanda.
In questo articolo vi parlerò delle tappe racchiuse tra Trim e Kilkenny, mentre nel prossimo proseguirò con quelle della costa est, fino a chiudere il cerchio, a Dublino.
Trim Castle
La nostra prima tappa è stata Trim, nella Contea di Meath, che dista circa 50 km dall’aeroporto di Dublino.
Accanto alla cittadina sorge l’omonimo castello, costruito sulle rive del fiume Boyne. Si tratta della roccaforte normanna più grande di tutta l’Irlanda, e la sua costruzione durò circa 30 anni. La visita costa 5 euro per gli adulti e può essere fatta solo con la guida per ragioni di sicurezza, ma trovo che questo sia un valore aggiunto: la nostra guida era simpaticissima e ci ha raccontato diverse leggende legate a questo castello.
Inoltre gli amanti di Braveheart saranno particolarmente felici di visitarlo: questo castello è stato una delle location scelte per le riprese!
Dopo la visita al castello allontanatevi nella campagna circostante per fare alcune foto da lontano: i colori che vedrete vi lasceranno a bocca aperta!
Clonmacnoise
A un’ora e un quarto di macchina da Trim sorge il complesso monastico di Clonmacnoise, nella Contea di Offaly. Questo luogo è quello che più di tutti mi ha comunicato pace e sacralità. Meta di pellegrinaggio dal settimo secolo, questo monastero fu un importante centro culturale e uno dei luoghi sacri più celebrati dell’Irlanda.
Ad oggi è possibile vedere i resti della cattedrale, altre chiese più piccole, diverse croci celtiche e due torri circolari. Io che adoro la geometria celtica sono rimasta estasiata nel vedere quelle croci decorate con motivi intricati, specialmente la Croce delle Scritture, alta 4 metri e scolpita nell’arenaria.
Essendo la visita quasi completamente all’aperto, se potete andate in questo antico sito in una giornata di sole. Anche qui c’è un bellissimo paesaggio: le antiche rovine si stagliano sull’erba verde e sul cielo azzurro, con il fiume Shannon che scorre placido lì vicino.
Birr Castle
Rimaniamo nella Contea di Offaly, stavolta nella cittadina di Birr. Il castello è molto grazioso ed è circondato da un grande parco, con piante provenienti da tutto il mondo, cascate e ruscelli.
Sebbene il castello non sia visitabile perché ancora abitato, dentro alle stalle è possibile vedere una mostra di strumenti scientifici dell’Ottocento, tra cui un enorme telescopio chiamato “Leviathan of Parsonstown” (fu costruito dal terzo Conte di Rosse, che scoprì la nebulosa Whirpool nel 1840).
Se avete tempo rilassatevi nella tenuta per mezza giornata, magari portandovi un pranzo al sacco: è infatti possibile fare pic-nic, cosa che apprezzo sempre moltissimo quando vado all’estero.
Anche la cittadina merita una passeggiata tra i graziosi edifici d’epoca con le classiche finestre georgiane. Se decidete di alloggiare qui provate il Dooly’s Hotel, uno dei più antichi d’Irlanda!
Rock of Cashel
Dopo esserci ricaricati ci siamo messi nuovamente in viaggio: a solo un’ora e un quarto di macchina da Birr sorge infatti un’altra iconica struttura religiosa. La Rock of Cashel domina dalla cima di una collina la Contea di Tipperary, e arrivando la vedrete già da lontano.
È chiamata anche St Patrick’s Rock per via delle diverse leggende che legano il santo a questo luogo sacro. La più famosa è quella del trifoglio colto proprio a Cashel, e utilizzato da San Patrizio per spiegare la Santa Trinità al re di Munster: fu così che il trifoglio divenne il simbolo dell’Irlanda.
Da forte divenne un’abbazia, di cui oggi possiamo ancora scorgere gli antichi splendori. Pur non essendo il complesso intatto, sono rimaste le mura, una torre circolare, i resti della cattedrale e un piccolo cimitero disseminato di croci celtiche.
Anche qui raccomando la visita guidata: ci sono diverse curiosità e credenze su questo luogo e dettagli a cui fare caso!
Noi la abbiamo visitata con il cielo grigio e una pioggerellina impalpabile, che hanno reso l’atmosfera ancora più suggestiva e quasi sinistra.
Kilkenny e il triangolo vichingo
La città medievale di Kilkenny, a 60 km da Cashel, mi ha lasciata letteralmente incantata. L’ho vista bagnata da una pioggia leggera, che ha reso i prati ancora più brillanti e gli edifici ancora più romantici.
Eleganza senza tempo, questa è l’impressione che trasmette la cittadina, ancor oggi animata dalle leggende di streghe e cavalieri.
Il castello omonimo è l’attrazione principale e vanta degli splendidi giardini e una galleria di altorilievi che ripercorre la storia della famiglia Butler.
Da visitare anche Black Abbey Church, St Canice’s Cathedral (salite sulla torre circolare per ammirare Kilkenny dall’alto) e Rothe House.
Passeggiate lungo le stradine medievali e fermatevi a bere una pinta di birra al Kyteler’s Inn, pub storico la cui ex proprietaria (Alice Kyteler) fu accusata di stregoneria nel 1324 e sfuggì misteriosamente all’esecuzione sul rogo. Non ho nominato la birra a caso, perché a Kilkenny viene infatti prodotta la Smithwick (conosciuta anche come Kilkenny), una Irish red ale.
Kilkenny inoltre fa parte insieme alle contee di Waterford e Wexford del cosiddetto triangolo vichingo: nell’VIII secolo i vichinghi sbarcarono in queste zone per saccheggiare, ma poi finirono per insediarsi in Irlanda, diventando così parte della sua storia.
Vi consiglio di visitare in giornata le città di Wexford e Waterford, entrambe ex insediamenti vichinghi che nel corso degli anni sono diventati vere e proprie città.
La prima parte del mio viaggio si conclude qui, se avete domande vi aspetto nei commenti! 🙂
Avete fatto un giro davvero bello e interessante. Sono sempre affascinata dai vecchi manieri, dai castelli e soprattutto dalle storie e dalle leggende che li avvolgono. Non conoscevo il motivo per cui il trifoglio è diventato il simbolo dell’Irlanda. Mentre guardavo le immagini della brughiera irlandese e dei castelli mi immaginavo le scene del film Braveheart e Mel Gibson con la sua chioma al vento e la spada sguainata. Forte!
Raffi, anch’io mi immaginavo sognante Mel Gibson in kilt! Niente, l’Irlanda (ma anche la Scozia) è davvero affascinante e te ne innamori a prima vista!
Bellissimo questo itinerario, i castelli irlandesi hanno un fascino unico! Qualche anno fa avevo fatto un giro simile, ma ero arrivata fin sulla costa occidentale. Un viaggio che ricordo ancora con nostalgia, soprattutto per l’atmosfera serena dei villaggi e dei pub lungo la strada.
Davvero, l’Irlanda ti sa conquistare subito! Spero di vedere anche io la costa occidentale e il nord 🙂