Tradizioni regionali: fiori da mangiare
La ricetta di oggi è una prelibatezza di stagione che si usa preparare nella mia zona. A maggio fioriscono infatti gli alberi di acacia, che con i loro grappoli di fiori bianchi riempiono di profumo l’aria.
Non tuttз sanno che i fiori di acacia (in veneto gasìa o gadia) sono commestibili! Motivo per cui inizio a leccarmi i baffi al primo sentore di profumo: è il momento di fare delle ottime frittelle!
Le dosi della pastella variano in base a quanto dovete friggere, è una di quelle classiche ricette fatte “ad occhio”.
Se avete raccolto come me tantissimi fiori vi conviene almeno raddoppiare le seguenti dosi per la pastella.
Ingredienti
grappoli di fiori di acacia a piacere
250 g di farina
80 g di zucchero
1 cucchiaino di lievito per dolci
latte di avena senza zucchero q.b.
buccia grattugiata di un limone
1/2 cucchiaino di lievito per dolci
olio di semi per friggere
Procedimento
Trovate un bell’albero di acacia e raccogliete quanti fiori volete: non staccate i singoli fiori, ma l’intero grappolino. Se potete prediligete i fiori ancora un po’ chiusi e fate attenzione alle api!
Una volta a casa lavate delicatamente i fiori – io ho utilizzato una ciotola capiente piena d’acqua, quindi non lavateli sotto l’acqua corrente.
Ricoprite il tavolo con dei canovacci puliti e disponeteci i grappoli senza sovrapporli.
Io li ho lasciati asciugare un paio d’ore prima di friggerli.
Preparate la pastella unendo farina, lievito, scorza d’arancia, zucchero e infine il latte. Aggiungetelo un po’ alla volta fino a quando non avrete ottenuto un composto liquido ma leggermente denso.
Potrebbe essere necessario anche mezzo litro di latte.
Scaldate dell’olio di semi in un’ampia padella e intingete pochi grappoli alla volta nella pastella, scolateli velocemente e fateli friggere da entrambi i lati.
Avete due possibilità per questa fase: friggere l’intero grappolo dopo averlo intinto nella pastella (così le frittelle verranno più sottili e croccanti), oppure staccare i fiori dal gambo e mischiarli alla pastella (le frittelle in questo caso verranno più alte e morbide).
Servite le frittelle tiepide o fredde, se vi piace potete spolverarle con un po’ di zucchero semolato.
Abbinamento: la parola ad Acino Nobile
Questa ricetta segna l’inizio di una collaborazione con i nostri amici di Acino Nobile, con i quali parleremo una volta alla settimana di abbinamenti!
Nel caso di queste golose frittelle, ci propongono un Riesling Kabinett.
Nella classificazione dei vini tedeschi, Kabinett è un termine che indica uno dei vini più secchi, anche se il loro residuo zuccherino può arrivare sino a 60 gr/l! Abbiamo un vino abbastanza abboccato, dalla spiccata acidità, perfetto per accompagnare il nostro piatto.
Alla prossima! 🙂
a dai, ma lo sai che non sapevo che si potessero mangiare i fiori di acacia? Mi hai fatto venire una fame incredibile … io adoro i fiori fritti, come i fiori di zucca, e non vedo l’ora di trovare i fiori di acacia per provare questa ricetta. grazie per la scoperta
Ormai per i fiori di acacia devi aspettare il prossimo anno, ma sono davvero buonissimi! Oltre a quelli si possono mangiare anche i fiori di glicine e di sambuco 😉
devo dire che le frittelle non sono il mio forte , in generale i cibi fritti non sono il mio forte, ma questa ricetta mi ha incuriosito. La proverò di sicuro ? grazie
Sai, nemmeno io amo friggere, ma per queste ne vale davvero la pena!!