Come funziona un’azienda di ortofrutta
Non avremmo mai pensato che l’asparago si potesse sgranocchiare anche crudo prima della nostra visita all’Azienda Ortofrutticola Gatti di Zelarino!
Una nuova realtà da scoprire che ci trasmette sempre di più l’amore e l’attenzione verso quello che mettiamo sulle nostre tavole.
A guidarci stavolta è Elena Gatti, ad oggi titolare dell’azienda di famiglia, attiva sin dagli inizi del ‘900. Alla domanda banalissima “È dura la vita nei campi?“, ci risponde tranquillamente:
“Non ho mai avuto dubbi, è quello che mi piace fare.”
Ammette che l’impegno nei campi deve essere sempre costante, ma è la passione per il suo lavoro che emerge di più, nonché un amore sempre rinnovato per la terra che coltiva.
La curiosità è tanta: sono anni che, nei giorni di mercato, compriamo la frutta e la verdura da Gatti, da quando ancora c’era solo la mamma di Elena a gestire il banchetto. La possibilità di vedere da vicino come nascono i loro prelibati prodotti ortofrutticoli è stata una bellissima esperienza!
Non avevamo mai visto come funziona un’azienda agricola, e siamo rimasti incantati come due bambini.
Tanta voglia di togliersi le scarpe e camminare scalzi sulla terra che ci circonda.
Campi coltivati, frutteti, tanto verde e i prodotti pronti da raccogliere: ci siamo ricordati di quanto poco stiamo a contatto con la natura nella vita di tutti i giorni.
Nel cuore della produzione ortofrutticola
La proprietà aziendale è collocata a pochi km da Venezia, e comprende 21 ettari di terreno in prossimità del fiume Dese.
Una delle prime cose che ci spiega Elena è la loro scelta di ricorrere alla rotazione delle coltivazioni.
L’azienda Gatti infatti evita i trattamenti intensivi, ruotando periodicamente le diverse colture: in questo modo inoltre, gli insetti infestanti non hanno modo di radicarsi e ristagnare nel terreno. Insieme alla lotta integrata l’azienda affianca metodi biologici.
Provvedono inoltre a mantenere una sorta di fascia tampone tra i campi coltivati e l’argine del fiume. Questo al fine di tutelare e mantenere la popolazione di insetti utili e non dannosi per le coltivazioni.
Un altro aspetto che ci ha incuriosito è l’impiego del biotelo. Si tratta di un telo protettivo realizzato in materiale biodegradabile e impiegato per proteggere le coltivazioni da erbe infestanti, evitando l’uso di diserbanti. Una soluzione ecologica sia per l’eco-compatibilità, sia perché al termine della coltivazione il biotelo si dissolve evitando costi di smaltimento.
Delizie di stagione: gli asparagi verdi
Cominciamo la nostra visita proprio davanti a una coltivazione di asparagi verdi: è qui che ci viene offerto un piccolo gambo di asparago da sgranocchiare crudo!
Elena ci mostra due diversi spazi dedicati alla coltura dell’asparago.
Un primo campo dove le nuove piantine vengono messe su terra e lasciate crescere per 3 anni, per lasciar loro il tempo di lavorare con calma e di radicarsi nel terreno.
E poi la coltivazione vera e propria, dove la pianta è più matura e inizia a dare una produzione costante.
È la prima cosa che raccolgono al mattino, dopodiché vengono divisi in mazzetti pronti per essere venduti al mercato.
Gli altri prodotti
La scelta dei prodotti è vasta e diversificata, permettendo così ai consumatori di acquistare frutta e verdura di stagione prelibate.
A seconda quindi del periodo dell’anno, potete trovare spinaci, aglio porro, fagiolini, piselli freschi, albicocche, ciliegie, pesche a pasta bianca, melanzane, peperoni, pomodori, cetrioli, mele, cachi, cardi, cappucci, finocchi, uva e molto altro!
Elena ci ha fatto fare una bella passeggiata nella proprietà, dove abbiamo scorto alcuni dei prodotti pronti per essere raccolti.
Dove trovarli
L’Azienda Gatti ha un banchetto sempre ben fornito e circondato da clienti affezionati, clienti occasionali e clienti nuovi.
Lo trovate a Mogliano, il lunedì, il mercoledì, il venerdì e il sabato mattina, nella piazzetta dei mercati in centro. Per le visite in azienda potete accordarvi invece con Elena privatamente, mentre per seguire le loro novità sui social vi rimandiamo a Facebook e Instagram.
Alla prossima!
[Articolo scritto in collaborazione con Alessandro Minto]