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Amaretti al miele e fiori d’arancio

Amaretti speciali di Ottolenghi alle mandorle e agrumi

Ecco un’altra chicca presa dall’ultimo capolavoro di Ottolenghi: Sweet dedicato completamente ai dolci.

A Natale ho realizzato tantissime ricette di questo libro per fare dei regali golosi e devo dire che sono venute tutte alla perfezione!

Mi sono rimasti impressi questi biscottini molto belli, saporiti e senza glutine (il che non guasta), tanto che li ho rifatti in altre occasioni…e sono stati sempre apprezzati.

Il bello di Ottolenghi è che è difficile che una ricetta non venga, almeno a me non è mai capitato.

Ho riportato il procedimento passo passo, come sempre è molto dettagliato ma per niente difficile: seguite le dritte di Yotam e non sbaglierete!

Ingredienti per 20 biscotti

200 g di mandorle tritate (ho utilizzato quelle con la pelle)

110 g di zucchero semolato

scorza grattugiata di 1 limone (1 cucchiaio)

scorza grattugiata di una piccola arancia (1 cucchiaio)

un pizzico di sale

60 g di albume (circa 1 uovo e mezzo)

25 g di miele liquido (io ho utilizzato quello ai fiori d’arancio)

3 gocce di estratto di mandorla

1 cucchiaino di acqua ai fiori d’arancio

100 g di mandorle e scaglie

25 g di zucchero a velo

Procedimento

Unite le mandorle, le scorze di agrumi, lo zucchero semolato e il sale in una ciotola grande e mettete da parte.

In un’altra ciotola montate a velocità media i bianchi, mentre si montano scaldate il miele in un pentolino e poco prima che bolla  aumentate la velocità delle fruste; dopo circa 30 secondi di ebollizione spegnete il fuoco e versate il miele sugli albumi senza smettere di montarli.

Quando la meringa è soda e fredda staccate le fruste e sostituitele con un gancio K; se non lo avete fate come me e utilizzate un mestolo di legno.

Aggiungete il composto di mandorle e agrumi e gli aromi di mandorla e fiori d’arancio. Quando il tutto è ben amalgamato trasferitelo in una ciotola, coprite con la pellicola e tenetela in frigo per un’ora.

Trascorso il tempo dividete l’impasto in quattro parti da circa 90 g l’una. Cospargete il piano di lavoro pulito con le mandorle a scaglie e sagomate la porzione di impasto in un tronchetto lungo 30 cm e largo 1 cm e mezzo, ricoprendolo di mandorle da tutti i lati.

Visto che il composto è ancora molto morbido, per maneggiarlo mi sono sporcata le mani di zucchero a velo, ma calcolate che è normale che sia appiccicoso. Seguendo la stessa procedura formate altri tre tronchetti e metteteli tutti su una teglietta rivestita di carta da forno, coprite con la pellicola e riponete in frigo per almeno due ore (possono starci fino a due giorni).

Io per comodità ho fatto più tronchetti ma più corti, anche voi regolatevi a seconda di quanto spazio avete in frigo.

Quando è il momento di cuocere gli amaretti versate lo zucchero a velo in una ciotola media e tagliate ogni tronchetto in 5 pezzettini (nel mio caso li ho tagliati in tre). Passateli nello zucchero a velo e disponeteli su una teglia con carta forno distanziati i 2 cm (in cottura si allargano).

Cuocete in forno già caldo (190° statico/170° se ventilato) per 13-15 minuti, ruotando la teglia a metà cottura.

Gli amaretti devono diventare dorati ma non troppo scuri; è normale che appena sfornati siano molto morbidi, quindi fateli raffreddare bene prima di servirli o riporli.

Una volta cotti si conservano fino a 10 giorni in un contenitore ermetico.

Note personali

Innanzitutto una precisazione (quasi) ovvia: utilizzate delle mandorle di qualità, perché essendo l’ingrediente principale della ricetta si sente subito se sono buone o no. L’unica modifica che ho fatto è stato omettere l’aroma di mandorla perché non l’ho trovato (Ottolenghi si riferisce all’estratto puro).

Per quanto riguarda il procedimento non ho incontrato nessun intoppo.

I biscotti sono veramente gustosi e bilanciati, mi piace che siano croccanti fuori e un po’ morbidi dentro.

Il miele a mio avviso sta benissimo con gli agrumi, è difficile resistere!

La ricetta è

SUPER PROMOSSA

Con questi biscottini partecipo allo Starbooks Redone di febbraio 2018!

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Questo articolo ha 15 commenti.

  1. arabafelice

    Di nuovo grazie, Valeria, questo libro ti è proprio piaciuto 😉

  2. Laura

    Da far venire l’acquolina in bocca ?

  3. Rocio Novarino

    Le tue ricette sono sempre molto sfiziose!! peccato che non sia del tutto amante di dolci, anche se questi me li mangerei subito!! quindi applauso!

    1. Valeria

      Ciao Rocio, grazie mille! Questi non sono stucchevoli, fai una prova ?

    1. Valeria

      Questi mi ricordano le paste di mandorla siciliane ?

  4. Dani

    Che bella ricetta! Da sperimentare… adoro gli amaretti!

  5. Mapi

    Hai detto bene: è impossibile che una ricetta di Ottolenghi non riesca!!! ?
    Ti dirò, della lista ingredienti io avrei omesso proprio l’aroma di mandorla amara, perché non mi piace: vero è che sottolinea la “mandorlosità” di questi deliziosi biscottini, ma secondo me (al di là dei miei gusti personali) metterlo in competizione con arancia e limone non è una buona idea.
    Meravigliosi e assolutamente da provare, grazie!

    1. Valeria

      Grazie Mapi! Per me questi biscotti sono perfetti anche senza aroma, ti dico solo che è la quarta volta in due mesi che li rifaccio!

  6. Tizi

    Questa ricetta mi piace davvero molto! Non vedo l’ora di rifarli. Ti farò sapere ?

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