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Torta alla pastinaca e noci pecan con arancia e anice di Ottolenghi

Ottolenghi è sempre una buona idea.

Perché? Perché ne sa una più del diavolo, credetemi. Solo lui può pubblicare due libri (Plenty e Plenty more) di soli piatti vegetariani che ti fanno salivare ogni volta che li sfogli. Solo lui può farti provare nostalgia per Gerusalemme anche se magari non ci sei mai stato (provate a leggere e sfogliare Jerusalem e ne parliamo).

Nonostante il suo grande talento è un persona modesta e pure molto umoristica; condivide le luci della ribalta con i suoi collaboratori, infatti i suoi libri di solito portano due firme. La sua cucina è un affascinante e gustoso meltin’ pot di culture, tradizioni e sapori che spaziano dal Medio Oriente al centro Europa all’America.

Purtroppo in Italia è ancora poco conosciuto, ma per fortuna c’è lo Starbooks che ci fa scoprire sempre delle nuove chicche.

E quando proprio lo Starbooks annuncia l’uscita dell’ultimo libro di Ottolenghi, Sweet, non potevo non averlo. Vi assicuro che sono soldi ben spesi, ma scordatevi la dieta: vorrete fare ogni singola ricetta.

Proprio da Sweet ho realizzato questa torta molto natalizia, con un’ingrediente ancora poco diffuso in Italia: la pastinaca, una specie di carotona bianca molto dolce.

Ingredienti per 8-10 persone

150 g di noci pecan (sgusciate)

3 grandi pastinache pelate e grattugiate grossolanamente (450 g, scartate la parte centrale se è molto dura)

100 g di ribes

1 cucchiaino di scorza d’arancia grattugiata

3 uova grandi

225 g di zucchero semolato

280 ml di olio di girasole

190 g di farina 00

un cucchiaino di cannella

 1 cucchiaino e mezzo di lievito per dolci

un cucchiaino e mezzo di bicarbonato

1 cucchiaino di noce moscata

un cucchiaino di anice in polvere (o di semi di finocchio in polvere)

1 pizzico di sale

Copertura

300 g di formaggio cremoso a temperatura ambiente

150 g di zucchero a velo setacciato

125 ml di doppia panna

 1 cucchiaino e mezzo di anice in polvere

1 cucchiaino di scorza d’arancia grattugiata

Procedimento

Preriscaldate il forno a 170°; oliate e foderate con carta da forno una tortiera di 23 cm di diametro.

Spargete le noci pecan su una teglia e fate arrostire per 10 minuti. Toglietele dal forno e quando non sono più bollenti tagliatele a pezzi grossolani e mettetele in un’ampia ciotola. Quando si sono raffreddate aggiungete il ribes, la pastinaca e l’arancia.

Alzate la temperatura del forno a 210°.

Unite uova e zucchero in una ciotola e sbattete con le fruste elettriche ad alta velocità per due minuti, fino a quando non sono cremosi e appiccicosi.

Senza fermare le fruste unite gradualmente l’olio di semi fino a quando non risulta perfettamente amalgamato.

Setacciate la farina insieme agli aromi, al lievito, al bicarbonato e al sale, e poi unite le polveri al composto di uova. Quando gli ingredienti sono amalgamati spegnete le fruste e unite con la spatola la pastinaca e la frutta secca.

Versate il tutto nella tortiera e cuocete per circa 60 minuti, o fin quando la prova stuzzicadenti al centro della torta è superata. Dopo i 55 minuti fate attenzione perché la torta può asciugarsi completamente nel giro di pochi minuti. Gli ultimi 5-10 minuti potreste aver bisogno di coprirla con un foglio di alluminio per evitare che prenda troppo colore.

Una volta cotta sfornatela e mettetela a raffreddare, non toglietela dallo stampo fino a quando non è completamente fredda.

Per fare la copertura, sbattete il formaggio con le fruste per un minuto per renderlo morbido, poi aggiungete lo zucchero a velo e la panna.

Continuate a sbattere per altri due minuti, quando sarà densa aggiungete la scorza d’arancia e l’anice.

Potete conservarla in frigo fino a due giorno prima dell’uso. Quando siete pronti stendetela sulla torta con l’aiuto di una spatola.

NOTE PERSONALI

Una volta che vi siete preparati in anticipo gli ingredienti già pesati/grattugiati/setacciati la torta praticamente si fa da sola, da quanto è semplice il procedimento. Ho dovuto cambiare due ingredienti perché non riuscivo a reperirli: i ribes, che ho sostituito con i mirtilli rossi (cranberries); la doppia panna, sostituita con panna liquida che ho montato al 70%.

Il procedimento non ha presentato la minima difficoltà, perché contiene già delle dritte utili: basta seguire le istruzioni. L’unico accorgimento è stato di mettere il foglio di alluminio sulla torta già dopo 15 minuti da inizio cottura, ma questo perché conosco il mio forno e come temevo la torta si stava scurendo troppo in fretta.

È proprio vero che dopo i 55 minuti il dolce passa da sembrare crudo al centro ad essere perfettamente cotto! Una volta sfornato ha sprigionato un profumo che sapeva di Natale e non si è “seduto” come a volte capita.

La copertura va comunque lasciata riposare in frigo, perché appena fatta tende e scivolare troppo.

Nell’incipit della ricetta leggo che la collaboratrice Helen Goh ha convertito Yotam alle torte alle verdure proprio con questo dolce, che è denso e fruttato.

Inutile dire che ho fatto un figurone e che la torta è stata fatta fuori dai miei ospiti senza bisogno di spronarli a fare il bis!

La ricetta è senza dubbio

PROMOSSA CON LODE!!!

Con questa ricetta partecipiamo allo Starbooks Redone di gennaio! 😉

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Questo articolo ha 9 commenti.

  1. Federico

    Sì, è buonissima! Quando la rifai? ?

    1. golosiitineranti

      Prestissimo ?

  2. Stefania Ciocconi

    Che ricetta golosa ? Non credo di aver mai assaggiato la pastinaca magari provo a fare questa ricetta per provarla.

    1. golosiitineranti

      Ciao! Se riesci a trovare facilmente la pastinaca allora devi assolutamente provarla, è davvero ottima! 🙂

  3. Erica

    Decisamente da provare, deve essere super golosa!

    1. golosiitineranti

      È molto natalizia e veramente buona!

  4. Mapi

    Condivido ogni singola riga di questo post, da “Ottolenghi è sempre una buona idea” a “Promossa con lode”, passando per l’avvertimento di scordarsi la dieta che accompagna la menzione di Sweet. 😀
    Magnifica realizzazione, magnifica disamina.
    Grazie!

    1. golosiitineranti

      Grazie Mapi, Ottolenghi dà sempre grandi soddisfazioni! <3

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