La mia avventura siciliana
La Sicilia è stata la mia casa per sei mesi, durante i quali ho visto posti incredibili, incontrato persone meravigliose e mangiato cibi squisiti.
Quando la mia mente torna a Taormina provo un misto di nostalgia e malinconia, ma anche di gratitudine per aver avuto l’opportunità di fare questa esperienza, senza la quale non sarei la persona che sono adesso.
Ci sono stati dei momenti duri, legati soprattutto al lavoro. Ma anche tanti momenti belli, e quando passa il tempo ci si ricorda soprattutto di questi ultimi.
Ogni volta che ero libera ne ho approfittato per esplorare i dintorni, per fare gite e per conoscere quella parte di Italia che mi ha accolto come solo al Sud sanno accogliere.
Perché è vero che al Nord siamo più distaccatə nei confronti di chi non conosciamo. Adesso non voglio intavolare un discorso sugli stereotipi della nostra bella penisola, ma ho potuto vivere di persona il calore e l’accoglienza siciliani.
Ho deciso quindi di scrivere diversi articoli su questa parte dell’isola, perché ci sono tante, troppe cose da dire e condividere.

Taormina, un gioiello tra mare e colline
Intanto vi dico che ho vissuto a Taormina e lavorato in un bellissimo albergo in riva al mare.
La Sicilia orientale è molto rigogliosa e ricca d’acqua: c’è il fiume Alcantara che attraversa l’omonima valle e soprattutto c’è l’Etna che domina il paesaggio.

Taormina è una piccola perla in cima a una collina e costituisce un ottimo punto di partenza per delle gite. Ancora più in alto c’è Castelmola, un paesino da cui si ha una vista pazzesca dell’Etna e del mare.
Se si va a est c’è Messina, a ovest invece c’è Catania, da cui si possono raggiungere Siracusa, Ragusa, Enna, Noto…
Ma partiamo dalla mia base.
Taormina in realtà è molto piccola: la attraversa la via principale, Corso Umberto, che unisce le due entrate alla città: Porta Messina e Porta Catania.
Ma partiamo dalla mia base.
Taormina in realtà è molto piccola: la attraversa la via principale, Corso Umberto, che unisce le due entrate alla città: Porta Messina e Porta Catania.


L’attrazione secondo me più bella della città è il Teatro Greco, posizionato in alto e con una vista mozzafiato. Sono andata a diversi eventi che si sono tenuti nel Teatro ed è stato veramente suggestivo. Se si è sedutə nel posto giusto e se l’Etna sta eruttando si può vedere la lava nella notte, uno spettacolo bellissimo.

La città è collegata al mare tramite una funivia, molto comoda quanto costosa. Ci sono tante baie, una più bella dell’altra, e la Riserva Naturale dell’Isola Bella, un isolotto raggiungibile a piedi dalla riva.

È invasa dai turistə in primavera ed estate, ma diventa una città fantasma in inverno: purtroppo è una realtà che vive solo di turismo stagionale.
Se si percorre la cosiddetta Via Crucis si sale sulla collina dietro la città, su cui c’è una chiesetta deliziosa scavata nella roccia (S. Maria della Rocca) e il Castello Saraceno, purtroppo chiuso.
L’importanza (e la bontà) del cibo in Sicilia
Per farvi salivare un po’ vedrete anche tante foto di cibo: sì, perché in Sicilia mangiare è una cosa seria.
Qui c’è una tradizione familiare molto forte e la cena in famiglia è sacra. La scelta dei piatti è molto accurata e se si può si ha un orto e si fa tutto in casa.
Ho avuto la fortuna di essere più volte ospite di una mia cara amica, cuoca provetta e con un cuore d’oro.
A casa hanno un bell’orto, degli ulivi, i fichi d’india e chi più ne ha più ne metta. Inutile dire che non lasciavo mai la loro tavola affamata o insoddisfatta!
Poi ogni volta che andavo a casa loro trovavo sua mamma o sua sorella o suo cognato affaccendatə in diversi lavori: raccogliere i fiori di zucca dall’orto, sbucciare i fichi d’india, sgusciare le mandorle appena raccolte, selezionare le olive, curare le verdure…questo fa capire quanto sia bello non solo mangiare tuttə insieme, ma contribuire tuttə al nutrimento e al momento di ritrovo della famiglia.
Credo che questi valori siano molto importanti in un’epoca frenetica come la nostra, dove non abbiamo mai tempo di fare niente e dove spesso si mangia in solitudine o al volo.
Le foto sono di piatti consumati in due ottimi ristoranti di Taormina, il Barcaiolo e La Piazzetta; al mio preferito, Il Borghetto, ho dedicato un articolo a parte.

Se volete mangiare il migliore cannolo di Taormina invece andate alla Pasticceria d’Amore, famosa anche per altri dolci tipici (e che ha a mio avviso i cornetti più buoni della città!).
Un viaggio con gli occhi, un viaggio col gusto. Un’abbinata fantastica.
QUesta parte di Sicilia non l’ho ancora visitata. Appena succederà farò tesoro dei tuoi suggerimenti. Grazie
È una zona molto bella, spero che potrai visitarla presto 🙂